Tra i preparativi ho dimenticato di annotare la mini-borsa-frigo con le mie posate, due bavagli di carta, 1 pacco di fazzoletti, la mia tazzina di plastica, l‘addensante e due bibite proteiche nel caso avessi fame e tempo per mangiare. Poi c‘è la borsa da passeggio con il portamonete, gli occhiali da vista, uno scialle, la fascia paraorecchie, il tablet da tavolo e il telefonino con il caricatore.
Per stare piu comoda in viaggio uso un cuscino a ciambella per il collo e un altro per sotto il braccio. Le condizioni meterologiche promettono pioggia, cosí, per sicurezza, porto una copertina e la giacca a vento.
Arriviamo alle 12.30, per me già troppo tardi per mangiare qualcosa, perché prima devo andare in bagno. Provo a bere un po’ d’acqua con l’addensante, ma dopo mezzo decilitro mi va di traverso. Resta l’accesso della PEG. Con la siringa adatta in due minuti potrei pompare 2 dl di acqua…la siringa è però rimasta nella mia suite. Con tutti i preparativi, l’avevo dimenticata. Pazienza, senza acqua si sopravvive tre giorni. Vorrà dire che la annoterò sulla lista” per uscire a pranzo”.
Il viaggio di rientro è veloce, alle 20.00 siamo a casa. Il giorno dopo mi informano che 2 ore dopo il nostro passaggio la strada del passo era stata chiusa, causa caduta sassi. Quando viaggiano gli angeli…