Aiuti
Ho tanti aiuti che faciltano la mia indipendenza: il letto elettrico, il deambulatore, il rialzo per il WC, le posate con il manico più grosso, la sedia da ufficio perchè si puo rialzare, il programma per parlare, l’apparecchio per respiro notturno, il poggiacarte e l’apparecchio che le mischia, i bastoni da walking. Ma non bastano, il declino die motoneuroni chiamato SLA continua e la mia autonomia se ne va di giorno in giorno con i miei muscoli. Ho bisogno dell’aiuto di tante persone. Per fortuna ho una famiglia e tanti amici pronti ad aiutarmi. Ma anche questi non bastano. Ci vogliono medici per i medicamenti e le ricette: una neurologa, una pneumologa, il medico di famiglia. Poi ci sono le terapiste. Quando mio figlio, medico pure lui, mi diceva che avrei avuto bisogno di una fisioterapista, di una logopedista e di un ergoterapista, avevo già prognosticato settimane piene di impegni. All’inizio andava bene, le varie terapie mi costringevano ad uscire, entrare in contatto con altre persone. Cose che, non potendo più lavorare, mi mancavano. Alle terapiste avevo aggiunto le settimanali sedute di yoga, nella scuola in cui lavoravo. In questo modo è stato un addio alla scuola a tappe finché le scale per arrivare alla palestra sono diventate troppo impegnative. Ad agosto abbiamo organizzato le cure e l’aiuto per la casa a domicilio e da allora la casa per un oretta o due è occupata da signore che mi aiutano a lavarmi e vestirmi o che passano l’aspirapolvere, puliscono il bagno e piegano i vestiti lavati. Ho fatto una ventina di nuove conoscenze. Anche questi aiuti non bastano. Avevo bisogno di una pausa e mi ha aiutato mia cugina, ospitandomi nella sua casa e occupandosi di me. Al rientro abbiamo impiegato una signora che si occupa di farmi compagnia, prepare i pasti e occuparsi della casa. Ma anche questo non basta, la vita ridotta a soddisfare i bisogni basilari non mi basta. Per fortuna c’è mio marito, i nostri figli, le sorelle, i fratelli e ci sono i miei amici, che mantengono il contatto, che mi portano a spasso, che giocano a carte, che raccontano della loro vita. Vorrei ricambiare e ringraziare, ma le energie e il tempo non bastano. Lo faccio da questo blog. Grazie per l’aiuto concreto e il sostegno morale, mi fate sentire viva.
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